Messaggio a Mirjana del 2 dicembre 2013
Come ogni 2 del mese verso
le ore 9 del mattino la Madonna è apparsa a Medjugorje alla veggente Mirjana e le
ha dato il seguente messaggio:
"Cari figli,
con materno amore e materna pazienza, guardo il vostro continuo
vagare ed il vostro smarrimento.
Per questo sono con voi.
Desidero anzitutto aiutarvi a trovare e a conoscere voi
stessi, affinché poi possiate capire e riconoscere tutto ciò che non vi
permette di conoscere sinceramente e con tutto il cuore l’amore del Padre
Celeste.
Figli miei, il Padre si conosce per mezzo della Croce.
Perciò non rifiutate la Croce: col mio aiuto, cercate di
comprenderla ed accoglierla.
Quando sarete in grado di accettare la Croce, capirete anche
l’amore del Padre Celeste.
Camminerete con mio Figlio e con me.
Vi distinguerete da quelli che non hanno conosciuto l’amore
del Padre Celeste, da quelli che Lo ascoltano, ma non Lo comprendono, non
camminano con Lui, non L’hanno conosciuto.
Io desidero che voi conosciate la verità di mio Figlio e
siate miei apostoli; che, come figli di Dio, vi eleviate al di sopra del
pensiero umano e, sempre
e in tutto,
cerchiate nuovamente il
pensiero di Dio.
Figli miei, pregate e digiunate per poter comprendere tutto
quello che vi chiedo.
Pregate per i vostri pastori e bramate di conoscere, in
comunione con loro, l’amore del Padre Celeste. Vi ringrazio".
Come spesso accade, i messaggi dati alla veggente Mirjana
sono più lunghi ed anche più complessi rispetto a quelli più semplici, ma non
meno profondi, dati alla veggente Marja. La distinzione è che quelli dati alla
veggente Marja sono più rivolti ai
fedeli, quelli dati alla veggente Mirjana sono più rivolti a quelli che sono
lontani. La Madonna viene il 2 di ogni mese per pregare per quelli che non
credono e sono lontani da Dio.
“Con materno amore e con materna pazienza, guardo
il vostro continuo vagare ed il vostro smarrimento”, l’inizio del messaggio si apre con
lo sguardo materno e paziente di Maria
verso coloro che non avendo la fede non hanno neanche la meta, l’obiettivo,
il fine della vita e
quindi vagano qua e là nel labirinto del mondo e spinti dalla fame di
mondo, si aggirano, prendendo le cose del mondo finché poi come una candela si
spengono, finché
morte non li colga.
È sintomatica questa
espressione: vagare e smarrimento, vagano qua e là e sono
smarriti, come quelli che non sanno né da dove vengono né dove vanno. “Per
questo sono con voi”, la Madonna è qui da così tanto tempo, perché
stiamo vivendo una grande apostasia,
lo smarrimento della fede. Siamo travolti dall’impostura anticristica, che,
come dice il Catechismo della Chiesa Cattolica, è la presunzione dell’uomo di
salvare se stesso abiurando la verità, abiurando Gesù Cristo. Il frutto, la conseguenza è il continuo vagare
nello smarrimento e nell’angoscia e la disperazione. Quante volte la Madonna usa queste espressioni: angoscia e disperazione, per questo è qui con noi: per indicarci la meta e colui che ci porta alla meta che è Cristo.
“Desidero anzitutto aiutarvi a trovare e a
conoscere voi stessi, affinché poi possiate capire e riconoscere tutto ciò che
non vi permette di conoscere sinceramente e con tutto il cuore l’amore del
Padre Celeste”. La Madonna ci dice - io desidero innanzitutto che
prendiate in esame la vostra situazione, vi rendiate conto in che situazione di smarrimento, di continuo vagare,
di angoscia, di inquietudine, senza pace, senza speranza, scontenti vi
trovate - tutte espressioni che la Madonna ha ripetuto in questi anni e
soprattutto immersi nel peccato e quindi nella seduzione delle false luci,
delle false gioie - desidero che prendiate consapevolezza, coscienza che state
affogando, che siete sulla via della rovina, che siete accecati, che siete
prigionieri del male e tutto questo vi impedisce di vedere e di capire l’amore
del Padre Celeste -.
Qui si apre la fase positiva. Prima la Madonna dice -
voglio che capiate che siete sulla via della rovina -, e poi la Madonna ci
propone la via della salvezza e la via
della salvezza è la via della Croce.
Che cos’è la Croce? Lo dice San
Paolo: la Croce è la morte al peccato,
crocifiggere l’uomo vecchio. Il Padre celeste si conosce rinunciando al
peccato, crocifiggendo l’uomo vecchio, prendendo la Croce.
Qualcuno ci potrebbe fare
questa obiezione, ma come mai siamo in Avvento e la Madonna ci parla della
Croce?
Il tempo dell’Avvento è il tempo della gioia, ma è anche il tempo della
Croce, perché la conversione, che è il tema fondamentale dell’Avvento, che è
l’essenza della testimonianza del Battista: “convertitevi”, che è il profeta dell’Avvento insieme a
Maria, la conversione, la morte al peccato è una vera Croce, perché bisogna crocifiggere le passioni, bisogna crocifiggere l’io egoistico, bisogna rinunciare
al male.
La Madonna stessa, con San
Giuseppe e il Bambino Gesù hanno vissuto il mistero della Croce fin dal Natale.
Dice San Paolo “il mistero della Croce è iniziato nel momento in cui il figlio
di Dio, non ritenendo una sua proprietà essere come Dio, si è fatto uomo, ha
annientando se stesso facendosi obbediente”, la kenosi, cioè l’abbassamento,
l’umiliazione incominciata con l’incarnazione e continuata sino alla passione e
la morte in Croce.
Il Natale è già il tempo della Croce, come è messo in luce
dagli Evangelisti, specialmente da Luca, come Gesù è stato crocifisso su un
pezzo di legno fuori dalla città, abbandonato da tutti eccetto che da poche
donne, così, quando è nato il Figlio di Dio, è nato fuori dalla città,
rifiutato dalla convivenza umana, è nato in una stalla, nella povertà più
assoluta come era povero sul calvario.
La Madonna ci dice che noi
dobbiamo fare nostra questa Croce, nel senso di crocifiggere l’uomo vecchio, perché soltanto rinunciando al male,
al peccato e convertendoci, noi riusciamo a capire l’amore del Padre Celeste.
La Madonna continua su questo
tema dicendo: “Perciò non rifiutate la Croce”, e per molti non rifiutare la
Croce significa non rifiutare la fatica,
il dolore, il travaglio della conversione, oppure non rifiutare la prove che Dio ci manda, la Croce che Dio ci porge,
ma cerchiamo di comprenderla, di accoglierla, perché comprendendo la Croce noi comprendiamo l’amore del Padre Celeste.
Morendo al peccato, moriamo a
noi stessi e ci eleviamo a Dio,
comprendiamo l’amore di Dio, incominciamo
a camminare, non a vagare qua e là smarriti e senza meta, ma cammineremo
con Gesù.
Ha detto il Papa all’Angelus di
Domenica: “Gesù è il cammino e la meta
nel medesimo tempo”, così, la Madonna dice “camminerete con mio Figlio e con
me”, dietro a suo Figlio che
è la meta e che è anche il cammino.
In questo modo allora sì che
noi siamo cristiani, sì che ci
distinguiamo dai non cristiani perché in questo modo noi conosceremo l’amore del Padre Celeste, mentre quelli che non accettano la Croce e che
non muoiono al peccato anche se sono battezzati, se frequentano la Messa, vanno
ai Sacramenti, “Lo ascoltano, ma non Lo comprendono, non camminano con Lui, non
L’hanno conosciuto”.
Dice la Madonna - io voglio che
non siate cristiani di facciata, che siate non figli di questo mondo, tantomeno
figli del maligno, voglio che morendo al peccato, “conosciate la verità di mio
Figlio” che è l’amore di Dio che
ci viene donato dal Padre, e che “siate miei apostoli” perché
diffondiate questo amore di Dio e desidero che siate figli di Dio e quindi che non pensiate umanamente, che non vi
lasciate, come dice il Papa, afferrare, compenetrare dalla mondanità
spirituale.
C’è una consonanza fra le
parole della Madonna e le parole del Papa che è impressionante, sono illuminate
ambedue dallo Spirito Santo. La Madonna, nella sua condiscendenza ripete le
parole del Papa, perché vuole dire che attraverso il Papa parla suo Figlio.
“Io desidero che voi conosciate
la verità di mio Figlio e siate miei apostoli; che, come figli di Dio, vi
eleviate al di sopra del pensiero umano e sempre e in tutto cerchiate
nuovamente il pensiero di Dio”, cioè vedere le cose dal punto
di vista di Dio, con gli occhi di Dio, con il cuore di Dio e così portare
questo pensiero di Dio, questa visione
di luce, questa visione di amore, questa visione che conforta, questa
visione che ci libera, portarla a chi è
prigioniero del male.
Per capire tutto questo la
Madonna ci dice: “pregate e digiunate”, perché molti dicono: ma come si fa ad
aprire il cuore e a elevarsi? Si incomincia a rinunciare al mondo, con la preghiera e con il digiuno noi
rinunciamo al mondo, mortifichiamo la fame di mondo, ci prepariamo a
rinunciare al peccato e con la preghiera ci apriamo a Dio, così noi potremo
comprendere anche le parole della Madonna.
La Madonna ci invita a
camminare con i pastori, ad aver fiducia nei pastori, perché sono stati scelti
da suo Figlio, a pregare per i pastori,
perché hanno bisogno della preghiera, hanno bisogno della Grazia per non
pensare secondo il mondo, ma pensare secondo suo Figlio, e perciò, dice -
camminate in comunione con loro e insieme con i vostri pastori bramate di
conoscere l’amore del Padre celeste.
Facciamo l’esame di coscienza, chiediamo cosa
c’è nella nostra vita, che ci impedisce
di aprirci all’amore del Padre Celeste, che a Natale viene a noi mediante
la tenerezza, la bontà e la semplicità di un bambino, Dio viene a noi come un
bambino.
Cosa c’è che ci impedisce di accoglierlo, di
portarlo nel nostro cuore come il tesoro prezioso della nostra vita, cosa c’è nel nostro cuore che ci pesa, che ci tieni prigionieri, che ci
impedisce di aprirci alla grazia del Natale, facciamo questo esame di
coscienza, cerchiamo fin da ora di buttarle fuori dal cuore, queste sporcizie,
queste fami, queste voglie, questi risentimenti, queste gelosie, invidie, odi,
queste piccinerie, queste cattiverie, guardando
la Croce buttiamole fuori, liberiamocene, diamole a Gesù che le distrugga
nel suo amore e così ci prepariamo alla Confessione del Natale e alla grazia
del Natale.
N.B. Il testo di cui
sopra può essere divulgato a condizione
che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it
indicando: “ Trascrizione
dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it “